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STONEHENGE

a cura di Alberto Rossignoli

Ufo Stonehenge

Nell'ambito della civiltà megalitica, Stonehenge risulta essere una pietra miliare (mi si passi il gioco di parole). Il primo accenno a questo noto complesso megalitico risale al 1135 e si deve al cronista Goffredo di Monmouth, il quale asseriva che le pietre fossero state portate da una tribù di giganti dalla lontana Africa fino all'Irlanda, e da qui trasportate attraverso il mare dal mago Merlino. Secondo un'altra diceria, le pietre sarebbero state rubate a una donna irlandese dal diavolo ed erette nella pianura di Salisbury dal mago Merlino per il re dei Bretoni. Tuttavia oggi si è certi che Stonehenge è più antica del mago Merlino. Situato nella piana di Salisbury, a ovest di Amesbury, tra la A303 e la A344, ad una prima occhiata appare più piccolo di quel che sembra. Ma scendiamo nei dettagli. L'elemento più esterno è il "viale cerimoniale" (Avenue), che scende per circa 530 m fino alla parte bassa del complesso megalitico. Come è strutturato il viale? Essenzialmente consiste di due terrapieni che distano 12 m l'uno dall'altro e sono affiancati all'interno da fossati. Accanto alla A344 si trova la "Heel Stone" , una grande pietra in sarsen non lavorato. Il più vicino luogo ove rifornirsi di pietra risulta essere la cava di Marlborough Down, distante 30 km. Si pone dunque il problema del trasporto del materiale, similmente al caso dei Moai dell'Isola di Pasqua, di cui ho parlato in un mio precedente articolo. Si pensa che le pietre siano state trasportate via terra con un sistema di slitte,unitamente al trasporto via acqua, l'ipotesi più accreditata. Con ogni probabilità dovevano esserci due accessi al complesso:uno a nord-est e uno a sud. Tuttavia si è conservato solamente l'ingresso rivolto a nord-est,il quale ha nelle vicinanze la "Slaughter Stone" ( "Pietra del Massacro" ): si chiama così a causa del suo colore rosso, provocato dalla pioggia che ha sciolto il ferro presente in essa. Attorno al margine interno del terrapieno, in principio vi erano quattro piccole pietre erette, due delle quali visibili attualmente (le "Station Stones") e nelle immediate vicinanze vi sarebbe un anello di 56 piccoli pozzi, dal nome di "fosse di Aubrey" , e nell'area compresa tra il terrapieno già citato e la linea più esterna di pietre del complesso, si troverebbero come minimo altri due anelli di pozzi, denominati "fosse Y e X". Nella costruzione del complesso megalitico sono stati utilizzati due tipi di pietre: sarsen (provenienti dalla già menzionata cava di Marlborough Downs) e bluestone (provenienti dal territorio del Galles occidentale). In totale, la linea più esterna di pietre consisteva in un circolo di 30 blocchi di sarsen, ognuno del peso di circa 25 tonnellate. Le sommità di questi blocchi erano collegate da una linea di architravi orizzontali in sarsen. Detti architravi risultano essere congiunti tra essi per mezzo di giunti a mortasa e tenone e sono altresì bloccati da incastri a coda di rondine…niente male! La linea di blocchi concentrica è in bluestone e in origine consisteva di 60 pietre (molte sono cadute); all'interno dei due circoli vi è una formazione di pietre a ferro di cavallo che originariamente era composta di cinque triliti. Secondo le più recenti teorie in campo archeologico, Stonehenge conobbe diverse fasi di sviluppo:

  • 1)IX-VIII millennio a.C. : almeno quattro pozzi mesolitici che ospitavano grandi pali di legno a circa 200 m dal sito odierno;
  • 2)Dal 3100 a.C. : costruzione del terrapieno circolare, del fossato e delle "fosse di Aubrey";
  • 3)Dal 2550 a.C. : complesso di pali all'interno del terrapieno e all'ingresso, ceramiche, ossa di animali e resti di cremazioni umane;
  • 4)Dal 2100 a.C. :strutture in pietra secondo, con ogni probabilità, questa sequenza:
  • - pietre in bluestone dal Galles nelle fosse Q ed R e successivamente smantellate;
  • - circolo in sarsen e complesso trilitico;
  • - circolo in bluestone;
  • - modificazione alla struttura in bluestone;
  • - scavo delle fosse Y e Z.
  • Veniamo alla seconda parte della questione. A cosa serviva il complesso? Perché è stato costruito? Alcuni archeologi ritengono che il complesso altro non fosse se non un luogo di culto dove affluivano i fedeli in occasione di feste in cui si presenziavano misteri. Tali cerimonie erano officiate da una dinastia di alti sacerdoti o di arcidruidi, l'ultimo rappresentante della quale sarebbe stato il mago Merlino. A seguito dell'analisi della costruzione da un punto di vista astronomico, lo studioso Gerard Hawkins scoprì che Stonehenge era utilizzato dagli antichi per fare complessi calcoli celesti: una sorta di osservatorio astronomico, per intenderci. Anzi, essi avrebbero elaborato un sofisticato sistema di linee di collegamento fra diversi punti del complesso che consentiva loro di prevedere le eclissi. Procedendo su questa linea,il filosofo John Mitchell è convinto che questo complesso megalitico sia un modello dell'Universo. Infatti, durante il solstizio d'estate, se ci si posiziona al centro del cerchio di pietre,il sole appare sopra la "Heelstone" ( "Pietra del Sole" ), la quale consente l'ingresso al santuario interno…ingresso che consentiva le sacre nozze di Cielo e Terra. Da ciò nascevano potenti forme di energia che, irradiandosi lungo linee privilegiate di conduzione energetica (note col nome di "ley lines" ),giungevano in ogni parte del mondo, a beneficio della fecondità di quest'ultimo. Secondo uno studioso, Stonehenge era un luogo adibito alla comunicazione con civiltà extraterrestri. Probabilmente non è una teoria da rigettare totalmente, se si pensa che nel cielo sovrastante il complesso megalitico vengono spesso avvistate luci misteriose,come ritratto nella foto seguente

    Per dovere di cronaca, riferisco( fonte: http://www.fantasymagazine.it/notizie/7120) che, nei dintorni del complesso, sono stati recentemente rinvenuti i resti di una cittadella in cui si ritiene abitassero i presunti costruttori di Stonehenge. Dunque sarebbe reso nullo e sarebbe smentito ogni contatto con civiltà extraterrestri… Altresì degno di nota rilevare un altro aggiornamento: secondo il quotidiano "La repubblica" del 23 febbraio 2001, nel corso del Novecento si risollevarono e si riallinearono le pietre che attualmente i visitatori presumono intatte da lunghissimo tempo; riporto una parte dell'articolo ( scaricato dal sito http://alessiaguidi.provocation.net/index.htm) :

    "Scavatrici, corde e cemento hanno ricostruito, spostato, innalzato, sistemato, riallineato quei monoliti che milioni di "fedeli" presumono intatti, e ne adorano la mistica geometria, credendola un computer preistorico, un orologio neolitico, un osservatorio celtico, o addirittura il regalo fantascientifico di una civiltà superiore, sbarcata da un'astronave sulla Terra cinquemila anni fa per consegnarci la Conoscenza. Sistemare un monumento traballante non è un reato. Gli archeologi l'hanno fatto sempre e dovunque. Quelli inglesi in modo un po' più decoroso degli altri. Nel 1919, l'anno dopo che Sir Cecil Chubb, proprietario del terreno, vendette il tutto al governo per poco più di 6000 sterline, sei grandi pietre furono rimosse e innalzate in posizione verticale, agli ordini dell'energico Colonnello William Hawley, entusiasta membro della "Stonehenge Society".

    Altri tre monoliti furono spostati da una gru nel 1959, a uno dei giganteschi "trilithons" venne messo un cappello di pietra nel 1958, e ai tempi di John Lennon, 1964 per l'appunto, quattro pilastri neolitici cambiarono di posto. La Stonehenge che vediamo oggi un'opera del XX secolo. Senza tutti questi lavori, ammettono ora gli archeologi dell'English Heritage, "avrebbe un aspetto molto diverso. Pochissime pietre sono ancora esattamente nel posto dove furono erette millenni fa". Non era difficile da sospettare. Bastava indagare nell'arte, dove il fascino di Stonehenge ha lasciato dettagliate testimonianze, nei dipinti di Constable e Turner, che raffigurano una distesa di enormi pietre rovesciate, sradicate dal tempo, smosse dalle intemperie, e non quel circolo perfetto che pseudoscienziati e creduloni New Age pensano innalzato per calcolare le eclissi lunari, o i solstizi del sole. Gli archeologi seri già lo sapevano, e l'hanno pure scritto nei loro libri. Ma a noi, poveri mortali, nessuno l'aveva mai detto. Anzi, ce l'avevano accuratamente nascosto. Sulle guide e gli audiovisivi del "trust" che cura la conservazione del luogo e incassa i proventi di un milione di turisti all'anno, c'è appena un vago accenno a generici lavori di "rafforzamento delle pietre". Fino agli anni '60, per la verità i depliant erano un po' più cari. Poi, l'esplosione di massa del fenomeno Stonehenge dovette consigliare una robusta censura.

    Il fatto che il mistero di questa mitica costruzione si gioca tutto in pochi millimetri. Per essere un osservatorio astronomico preistorico, le pietre devono puntare con precisione matematica al primo sole d'estate, devono riprodurre alla perfezione le costellazioni celesti, devono seguire a intervalli implacabili di 46 mesi le evoluzioni lunari. Un'intera nuova scienza, la "archeometria", ha calcolato all'infinito i dettagli di Stonehenge.

    Un immenso tam tam su Internet ne ha diffuso il credo in tutto il mondo".

    Dunque che cosa è Stonehenge? Null'altro che una burla architettata per attirare ignari e incauti turisti? O invece no? E se non fosse una burla, chi l'ha costruita? E perché?

    Fonti:

    - http://alessiaguidi.provocation.net/index.htm

    - http://www.fantasymagazine.it/notizie/7120

    - http://www.pd.astro.it/eclisse/stonehen.htm

    - http://www.stonepages.com/england/italiano/stonehengei.html

    Anche se non è stato utilizzato come fonte per questo articolo, segnalo un ottimo approfondimento su Stonehenge reperibile sul sito www.acam.it

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